Associazioni e movimenti d'Abruzzo chiedono alla Regione di rivedere l'accordo con Trenitalia

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Teramo | "convenzione per la mobilità ciclistica tra la regione abruzzo e trenitalia"

Associazioni e movimenti d'Abruzzo chiedono
alla Regione di rivedere l'accordo con Trenitalia

Il contratto prevede l'esborso di 30 mila euro per tre anni dalla Regione
«La convenzione si rivela poco utile per promuovere una vera
intermodalità tra treno e bicicletta»

di Laura Ripani

Bici in Treno
Bici in Treno

TERAMO | Associazioni e movimenti scrivono al governatore Chiodi della Regione Abruzzo, alla giunta e ai consiglieri relativamente all’approvazione della convenzione per la mobilità ciclistica tra la Regione e Trenitalia Spa. Gli esponenti delle associazioni hanno esaminato la convenzione e sottolineano alcuni punti fondamentali.

LA LETTERA | Il coordinamento ciclabili abruzzo teramano, l’associazione ciclo ambientalista Pescara, Legambiente Abruzzo e Giulianova, Webstrade, Itaca, Bicincontriamoci Sulmona, Mobilità sostenibile Marsicana, Salvaciclisti, Critical Mass, Mtb Teramo e il Wwf Abruzzo hanno appreso con deliberazione di giunta regionale numero 360 del 6 maggio scorso che è stata approvata la convenzione per la mobilità ciclistica e pertanto precisano alcuni passaggi importanti come «l'articolo 31 della legge regionale 2/2013 stabilisce che “al fine di favorire l'integrazione tra l'uso del mezzo pubblico e l'utilizzo di mezzi alternativi alle auto ed offrire la possibilità di un diverso e più rispettoso approccio al territorio regionale ed alle sue ricchezze attraverso l'incentivazione e la promozione delle attività cicloturistiche, la Regione Abruzzo stanzia 30 mila euro per convenzione con Trenitalia per il trasporto gratuito sui treni regionali delle bici al seguito; all'approvazione di tale norma le varie associazioni e singoli cittadini si sono attivati per sollecitare i competenti uffici regionali per la stipula e la firma della convenzione sopra richiamata, inviando anche agli uffici regionali alla analoghe convenzioni stipulate da altre Regioni, per far si che venissero prese a riferimento per la predisposizione del documento abruzzese, cosa che, evidentemente, non è accaduta; la delibera di giunta Regionale sopra richiamata contiene la convenzione che dovrebbe essere stipulata tra Trenitalia e Regione Abruzzo, ma tale documento, nei contenuti e nella forma, si rivela poco utile per promuovere una vera intermodalità tra treno e bicicletta risultando le procedure per l'accesso gratuito ai treni regionali da parte dei ciclisti complesse e soggette alla totale discrezionalità del personale di Trenitalia; le condizioni inserite all'interno del contratto (massimo 5 biciclette trasportabili su ogni convoglio, discrezionalità del personale di accompagnamento di Trenitalia di stabilire un numero inferiore di biciclette trasportabili, obbligo di contattare il personale viaggiante in testa al convoglio prima di caricare la bicicletta sul treno, numero limitato di corse dove e possibile usufruire della gratuità del servizio, servizio per gruppi a titolo oneroso e solo previa richiesta almeno 7 giorni prima del viaggio, ecc.) sono totalmente a favore di Trenitalia e risultano particolarmente penalizzanti per chi volesse usufruire del servizio; nulla si dice, in convenzione, sugli obblighi in capo a Trenitalia relativi al miglioramento del servizio, come, ad esempio: obbligo di annunciare, nelle stazioni, l'arrivo di convoglio abilitato al trasporto gratuito delle biciclette; indicazione, negli orari e negli annunci fonici, delle carrozze dove è possibile caricare le biciclette; predisposizione di un numero adeguato di treni idonei al trasporto della biciclette; adeguamento delle stazioni ferroviarie con parcheggi per biciclette, canaline sulle scale per un agevole trasporto dei mezzi nei sottopassi, facilitazione dell'accesso dei mezzi negli ascensori e sui treni, servizi dedicati ai ciclisti; il costo del servizio, stabilito in 30 mila euro per un solo anno, senza precisare la possibilità di rinnovi taciti, appare spropositato, anche in considerazione del fatto che nella Regione Marche l'analogo servizio, senza tutte le limitazioni contenute nell'accordo predisposto dalla Regione Abruzzo, ha un costo annuo di 10 mila euro e il rinnovo avviene tacitamente anno per anno. Pertanto sarebbe opportuno adeguarsi alle condizioni delle limitrofe Marche stabilendo, in convenzione, una durata triennale della stessa al costo di 30 mila euro per l'intero triennio» si legge nella lettera inviata alla Regione.

Bici in Treno
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Poi la missiva si conclude con una richiesta, cioè di rivedere le condizioni dell’accordo, cercando di limitare l’esborso economico di 10 mila euro all’anno. «Le associazioni chiedono alla Giunta regionale di rivedere immediatamente le condizioni dell'accordo, limitando l'esborso economico ad euro 10 mila euro annui per almeno tre anni, con possibilità di rinnovo annuale tacito alla scadenza del triennio, ed eliminando le assurde limitazioni che renderebbero il servizio inefficace e, in molti casi, inutile. Si ricorda che la Regione, con l'approvazione della legge regionale 8/2013, ha inteso favorire la mobilità ciclistica elencando una serie di adempimenti a carico della Regione stessa, delle Province e dei Comuni. L'accordo tra regione e Trenitalia, purtroppo, sembra essere più un adempimento di “facciata” che un vero e proprio strumento di promozione dell'uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani e il turismo in bici. Certi che, alla luce di quanto sopra, la Regione vorrà ripensare i termini dell'accordo con Trenitalia rimaniamo in attesa di notizie in merito mettendo a disposizione le nostre competenze per eventuale collaborazione alla stesura del contratto di servizio» hanno concluso i gruppi.

Mercoledì 15 maggio 2013

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