Commemorazione dell'allievo sottoufficiale. Settimio Passamonti, ucciso a Roma nel 1977

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Teramo | trentaseiesimo anniversario del sacrificio di Settimio Passamonti

Commemorazione dell'allievo sottoufficiale
Settimio Passamonti, ucciso a Roma nel 1977

Il poliziotto fu ucciso durante una manifestazione nella capitale

di Laura Ripani

Commemorazione
Commemorazione

TERAMO | Si è svolta la commemorazione in questura dell’allievo sottoufficiale deceduto in servizio nell’anno 1977 in occasione del trentaseiesimo anniversario del sacrificio di Settimio Passamonti che appunto trentasei anni fa, fu ucciso a Roma nel corso dell’attività di servizio nell’adempimento del dovere al servizio dello Stato italiano.

Infatti, ieri mattina a partire dalle 9 alla presenza dei parenti, della Polizia di Stato di Teramo si è svolta la commemorazione che ha ricordato l'allievo sottufficiale della Polizia di Stato Settimio Passamonti, di Mosciano Sant'Angelo, che 36 anni fa venne ucciso a Roma nel corso dell’attività di servizio. La cerimonia si è svolta nei locali della Questura dove è presente la lapide in ricordo del sacrificio di Passamonti. Sulla lapide si legge: "In servizio di ordine pubblico unitamente ad altri militari incurante del nutrito lancio di bottiglie incendiarie e dei numerosi colpi d'arma da fuoco esplosi dai dimostranti, non esitava, con generoso slancio, a portarsi fra i primi contro di loro nell'intento di neutralizzarne l'azione. Colpito mortalmente immolava la giovane vita nell'adempimento del dovere al servizio dello Stato" . Un commovente momento di preghiera con don Enzo Pichelli, ha unito i presenti nel ricordo di quanto accaduto che è per tutti i poliziotti, servitori dello Stato testimonianza dell’adempimento del dovere e stimolo costante a proseguire ogni giorno nella lotta contro l’illegalità.

Don Enzo Pichelli
Don Enzo Pichelli

Passamonti era un allievo sottufficiale di Pubblica Sicurezza della Scuola Allievi Sottufficiali di Nettuno, fu ucciso mentre prestava servizio di ordine pubblico durante una manifestazione indetta a Roma dall'area dell'autonomia. Fu uno dei molti morti nel corso degli anni di piombo; alla sua memoria il comune natale ha intitolato una strada e quello di Roma un largo nei pressi del luogo nel quale cadde ucciso. La tensione in Italia era salita bruscamente da quando, durante gli scontri di piazza avvenuti poco più di un mese prima a Bologna tra studenti di Comunione e Liberazione e della sinistra extraparlamentare, venne ucciso, da un proiettile attribuito allo sparo ad altezza d'uomo di un carabiniere rimasto ignoto, lo studente in Medicina e Chirurgia e militante di Lotta continua Francesco Lorusso.

Domenica 21 aprile 2013

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