I consiglieri di minoranza abbandonano l'aula
il sindaco non motiva le dimissioni, poi ritirate

MONTORIO AL VOMANO | L’opposizione consigliare abbandona per la prima volta l’aula durante la seduta del consiglio comunale dello scorso 20 marzo. «A seguito dell’ennesimo atto di arroganza del sindaco di Montorio al Vomano abbiamo deciso per la prima volta di abbandonare l’aula durante la seduto del consiglio comunale tenutasi il 20 marzo. Nei giorni scorsi, abbiamo chiesto un consiglio straordinario per far luce sulle motivazioni che hanno indotto il primo cittadino a dimettersi e poi successivamente a ritirare le dimissioni, considerata la natura eccezionale nonché la gravità di questo gesto politico e soprattutto l’assenza di motivazioni addotte nella lettera di dimissioni» ha dichiarato in una nota il gruppo di minoranza.

«Considerato inoltre che i dissidi interni alla maggioranza stanno, di fatto, paralizzando tutta l’attività amministrativa del Comune, avremmo voluto conoscere quale fosse l’attuale situazione dell’amministrazione da lui guidata nell’interesse della città di Montorio al Vomano. La convocazione del Consiglio fatta per le ore 13 con soli due giorni di preavviso rappresenta, a nostro giudizio, una gravissima mancanza di rispetto verso i consiglieri ma soprattutto verso i cittadini che avevano il diritto di assistere ai lavori e conoscere le ragioni dei capricci che hanno portato il sindaco prima a dimettersi e poi a ripensarci, trattando il nostro Comune alla stregua di un giocattolino nelle sue mani. La discussione di temi cosi importanti meritava ben altra considerazione e non poteva essere trattata, così come da convocazione stilata dal sindaco, assieme ad altri punti di ordinaria amministrazione. All’apertura dei lavori del Consiglio abbiamo quindi invitato il primo cittadino a differire la trattazione di questo punto fondamentale e importante ad altra seduta ma la richiesta è stata ovviamente rigettata costringendoci di fatto ad abbandonare l’aula consigliare. Montorio non può più continuare ad essere uno strumento a disposizione del sindaco da utilizzare per i suoi fini politici e per questo torneremo a chiedere la convocazione del consiglio comunale affinché i cittadini possano conoscere le motivazioni reali di tali comportamenti» hanno concluso oi consiglieri comunali Piergiorgio Coruzzi, Alfredo Grotta, Dario Marcacci, Gersan Persia e Arturo Valleriani.