Alba Adriatica | gli albergatori si ribellano all'estrazione di idrocarburi

No al progetto petrolifero Ombrina mare

il consorzio Costa dei Parchi esprime dissenso

«ci sono richieste di concessione sul 50 per cento del territorio»

di Laura Ripani

Consorzio Costa dei Parchi
Consorzio Costa dei Parchi

ALBA ADRIATICA | Il consorzio Costa dei Parchi esprime il dissenso relativamente all’approvazione del progetto petrolifero “Ombrina mare” che prevede l’estrazione di idrocarburi e la raffinazione sul posto del materiale. «Siamo contrari in modo assoluto al progetto petrolifero che sarà operativo dinanzi alla costa dei trabocchi che prevede non solo l’estrazione di idrocarburi ma anche la raffinazione sul posto del materiale estratto con notevoli emissioni nocive alla salute. Il Consorzio Costa dei Parchi che riunisce gli operatori turistici di Martinsicuro, Villa Rosa, Alba Adriatica, Tortoreto e Giulianova esprime il dissenso assoluto a questo progetto e a tutti gli altri correlati e simili sul territorio regionale che sono in netto contrasto con la denominazione di regione verde d’Europa» hanno dichiarato gli esponenti del consorzio.

Secondo gli operatori turistici, il primo impianto petrolifero potrebbe aprire la strada a nuovi progetti simili sulle coste abruzzesi. « Il successo di questo impianto potrebbe aprire inesorabilmente la strada a simili impianti in Abruzzo e sulle nostre coste dato che già esistono richieste di concessione su oltre il 50 per cento del territorio regionale. Nello specifico i nostri comuni sono al centro delle concessioni come Corropoli e Colle dei Nidi su terra ferma per esplorazioni e in mare a pochi kilometri dalla costa la Medoil Gas ovvero le stessa di Ombrina prevede impianti di trivellazione e desolforazione» ha commentato Costa dei Parchi.

Infine, gli albergatori chiedono la tutela del mare e del territorio con il ripristino del limite di 12 miglia come recita il decreto legislativo n. 128/2010. «Il mare e il territorio sono la priorità e chiediamo che venga nuovamente ripristinato il limite di 12 miglia previsto dal decreto legislativo n.128/2010 che è stato ridotto a 5 miglia dal decreto sviluppo del 22 giugno 2012 convertito in legge n.134 del 07.12.2012. Questo potrebbe essere il primo passo verso una decisa e netta presa di posizione contraria ad interventi deturpanti il territorio. Il turismo è una fra le più importanti voci ancora attive sul nostro territorio e il consorzio intende utilizzare tutti gli strumenti necessari per la preservazione dell’ambiente, materia prima dello sviluppo turistico locale» ha concluso Costa dei Parchi.

Martedì 26 febbraio 2013