Teramo | tre scadenze: 31 maggio, 30 settembre e infine 31 dicembre
Il Comune di Teramo cercherà di evitare eventuali altri aumenti
di Laura Ripani
TERAMO | Pagamento differito in tre soluzioni per la Tares, lo decide la giunta comunale teramana. Infatti, nei giorni scorsi si è verificata l’approvazione di una delibera con la quale fa propria la norma relativa al versamento della Tares inserita nel decreto salva debiti. In questo modo i cittadini potranno differire le somme in tre scadenze cioè il 31 maggio, il 30 settembre e infine il 31 dicembre.
La Giunta comunale ha approvato una delibera con la quale fa propria la norma relativa al versamento della Tares inserita nel decreto salvadebiti della P.A., emanato dal Governo lo scorso 8 aprile. La giunta ha stabilito le modalità per il pagamento del tributo. La prima rata avrà la scadenza del 31 maggio prossimo e un importo pari al 50 per cento di quanto dovuto applicando alle superfici occupate le tariffe vigenti l’anno scorso. Più leggera la seconda rata, che scadrà il 30 settembre e sarà pari al 25 per cento, anche in questo caso applicando alle superfici occupate le tariffe vigenti l’anno scorso. In tali due casi, pertanto, il cittadino non dovrà considerare alcun aumento del tributo. L’importo della terza rata, invece, con scadenza al 31 dicembre, sarà a conguaglio degli eventuali aumenti; l’imposta dovrà essere ricalcolata con tariffe ancora da stabilire, in riferimento a due parametri, il Piano Economico Finanziario del Comune e il ventilato aumento dello 0,30 euro a metro quadrato, che il Governo intende avocare a se, sebbene inizialmente destinato ai Comuni stessi per le spese sostenute per i cosiddetti servizi indivisibili e cioè per l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade e la polizia locale.
La decisione della Giunta, agevola la semplificazione dei pagamenti da parte dei cittadini, sebbene vada precisato che il Governo ha stabilito il pagamento differito in 3 soluzioni e non in 4 come in precedenza. Va precisato inoltre, il Comune di Teramo, per quanto di propria competenza, cercherà di evitare eventuali aumenti, a differenza di quanto si registrerà in altri Comuni obbligati a passare dal regime Tarsu alla Tia.
Mercoledì 17 aprile 2013