SANT’OMERO | Questa mattina cerimonia di intitolazione della scuola media a Sandro Pertini. Lunedì 29 sarà la volta della scuola materna. Saranno scoperte delle lapidi fatte realizzare dall’ente per tramandare il ricordo dei personaggi che hanno lasciato dei grandi insegnamenti per le nuove generazioni.

Questa mattina alle 10 si è svolta la manifestazione per intitolare la scuola a Pertini. Mentre lunedì 29 aprile alle 16 ci sarà la cerimonia di intitolazione della scuola materna a Maria Montessori. In ciascuna occasione verrà scoperta una lapide fatta realizzare dall'amministrazione comunale, con la quale s'intende tramandare il ricordo di due personaggi che con la loro vita, le loro opere, il loro esempio, hanno lasciato un grande insegnamento per le nuove generazioni.

«Sandro Pertini è stato definito il presidente più amato dagli italiani, ricordato per l'amore verso l'Italia, per il suo carisma, per il suo modo di fare schietto ed ironico, per l'onestà, per l'amore verso i bambini e per aver inaugurato un nuovo modo di rapportarsi con i cittadini, con uno stile diretto e amichevole. La schiettezza e la pragmaticità di Pertini hanno caratterizzato anche la sua azione politica ed istituzionale, facendolo apparire come un presidente che puntava alla concretezza, rifiutando compromessi e imponendosi con il suo rigore morale. Maria Montessori è nota per essere stata una delle prime donne laureate in medicina in Italia, per le sue lotte femministe e per il suo impegno sociale e scientifico a favore dei bambini meno fortunati. Con l’elaborazione di un nuovo metodo educativo diretto a sviluppare la libertà e la creatività del bambino, con la costante lotta all’analfabetismo e la cura verso i bambini in condizioni di disagio Maria Montessori ha dato un enorme e fondamentale contributo al mondo pedagogico e scolastico» ha dichiarato il primo cittadino Alberto Pompizi. «Sono state scelte la scuola media e la scuola materna di Sant’Omero per affidare alla comunità il ricordo di questi due grandi personaggi affinchè proprio i giovani ne tramandino gli insegnamenti e non dimentichino il loro ruolo nella storia» ha concluso il sindaco.