di Laura Ripani
TERAMO | Anaao Abruzzo e Fimmg Abruzzo replicano congiuntamente al sub commissario Zuccatelli. «Quando negli anni Novanta alcune Regioni definite più virtuose avviavano un piano di riordino della rete ospedaliera e del territorio con il fine di rendere più organizzato, efficiente e di qualità il proprio sistema sanitario regionale, gli “amministratori” della nostra regione aumentavano i posti letto nelle case di cura private e dissipavano, con regole ai limiti della legalità, il fondo sanitario, sino a ritrovarci pieni di debiti noi ed i nostri figli, tanto da essere commissariati. Quando ancora oggi la rete ospedaliera è in sofferenza per carenze organizzative e strutturali ed i nostri pronto soccorso scoppiano per la quantità di richieste quotidiane spesso inappropriate; quando per una medicina del territorio integrata con l’ospedale mancano ancora percorsi attuativi e modelli organizzativi; quando la riabilitazione è completamente in mano al sistema privato, che la gestisce in maniera arbitraria, provare a distogliere l’attenzione spostando il problema e aprendo una polemica contro la classe medica “colpevole” di “illeciti” che ovviamente se presenti in alcuni casi, sono stigmatizzati con fermezza e chiaramente, risulta iniquo ed offensivo. Generalizzare buttando fango su chi, quotidianamente, incurante delle molte ore di straordinario accumulato, è in prima linea per risolvere i problemi di salute dei pazienti; su chi , anche se precario, lavora chiedendo solo un posto stabile di lavoro; su chi è sempre vicino al paziente ed alla propria famiglia nel momento del bisogno, lascia l’amaro in bocca. Soprattutto quando tutto questo porta ad ottimi risultati in termini di salute e longevità dei cittadini ed apprezzamento di questi ultimi per la classe medica abruzzese. Caro sub commissario, non vogliamo continuare una polemica sterile, senza nessun risultato. Vogliamo, di fronte alle difficoltà, rimboccarci le maniche, come abbiamo fatto dal 2009 sopportando riduzioni d’organico, blocco delle carriere, riduzione degli incentivi, che hanno contribuito a raggiungere in questa regione il pareggio di bilancio. Vogliamo anche riflettere perché, se chi ci amministra non condivide con noi i percorsi ma anzi accentua i conflitti, tanto vale che nostre strade si dividano e ciascuno torni a casa propria» hanno dichiarato in una nota Gianfelice Filippo segretario regionale Anaao e Giancarlo Rossetti segretario regionale Fimmg.
Lunedì 3 giugno 2013
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