Appello al governatore Chiodi e alla Regione. «non dimenticate la mobilità ciclistica»

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Teramo | intervento del coordinamento ciclabili abruzzo teramano

Appello al governatore Chiodi e alla Regione
«non dimenticate la mobilità ciclistica»

Fondi in arrivo per l'Abruzzo, finalizzati al rilancio socio economico
Gli esponenti del gruppo ciclabili lanciano un appello in occasione dell'
arrivo dei fondi di investimento, frutto di un accordo stretto con il
governo

di Laura Ripani

Ciclabili
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TERAMO | «Non dimenticare la mobilità ciclistica» è l’appello rivolto al governatore Chiodi dal coordinamento ciclabili abruzzo teramano. In arrivo fondi di investimento pari a 962 milioni di euro per la Regione Abruzzo grazie ad un accordo generale quadro sulle infrastrutture tra la Regione e il governo. Gli investimenti sono finalizzati al rilancio socio economico del sistema Abruzzo e dovrebbero consentire una crescita globale. Si prevede che verranno stanziati 577 milioni di euro per il sistema stradale, 247 milioni di euro per il sistema ferroviario, 116 milioni di euro per il sistema portuale, 6,5 milioni di euro per il sistema aeroportuale e infine 15,5 milioni da destinare al sistema idrico integrato.

«Dimenticate nell’elencazione, le infrastrutture per la mobilità ciclistica e il trasporto pubblico locale, nonostante la Regione Abruzzo, con la legge regionale 8/20013, si sia dotata di un'apposita norma dove l'ente si impegna a promuovere la realizzazione ed il completamento di percorsi ciclabili e ciclopedonali e la realizzazione di interventi finalizzati alla coesistenza dell'utenza motorizzata e non motorizzata attraverso politiche di moderazione del traffico. Dobbiamo, purtroppo, ancora ricordare che la mobilità ciclistica è una forma di mobilità come tutte le altre, come dimostra anche l'interesse della Comunità Europea che, ultimamente, ha inserito la rete ciclabile EuroVelo all'interno della rete trasportistica europea Ten-T» ha dichiarato il coordinamento ciclabili Abruzzo teramano.

«La nostra Regione nonostante abbia in progetto il completamento della Ciclovia Adriatica (percorso che collega Lecce con Ravenna e, continuando verso nord, con la Slovenia, l'Austria e i Paesi del Nord ed Est Europa), con la realizzazione della Via Verde della Costa Teatina e l'implementazione dei tratti mancanti nelle province di Teramo e Pescara, ha impegnato scarsissime risorse per dotarsi di una rete di percorsi alternativi alla mobilità automobilistica, e dimostra poco interesse nell'implementazione del trasporto pubblico locale e dello sviluppo dell'intermodalità tra treno, autobus, trasporto nautico e biciclette. La convenzione con Trenitalia per il trasporto gratuito, in ambito regionale, delle biciclette sui treni è ancora al palo, nonostante siano stati stanziati 30 mila euro nel bilancio regionale 2013; l'utilizzo dei fondi Fas per il completamento delle piste costiere del teramano è ancora in forse e l'inizio dei lavori per la Via Verde della Costa Teatina tarda ad arrivare. Mancano interventi progettuali per collegare i percorsi costieri con le aree interne, attraverso le valli fluviali, utilizzando, magari, le opere di difesa idraulica (come gli argini) per realizzare percorsi ciclabili protetti che colleghino il mare ai monti, costituendo un formidabile strumento di promozione turistica e un elemento di sviluppo della mobilità urbana sostenibile» ha commentato il coordinamento.

«Percorsi ciclo-pedonali come quello dell'Altipiano delle Rocche o della Valle dell'Aterno, se non collegati con altri circuiti percorribili dai ciclisti, perdono valore e non riescono, da soli, a far decollare le economie dei territori attraversati mentre in regioni come il Trentino le ciclovie dei Laghi creano un indotto di decine di milioni di euro annui, favorendo la nascita di strutture ricettive dedicate ai ciclisti (bikehotel e albergabici), di attività economiche come cicloofficine, fabbriche di biciclette, gruppi di accompagnatori cicloturistici e prodotti per ciclisti. La mobilità ciclistica è un “affare” serio, e come tale va trattato. Ha una sua dignità a livello trasportistico, potendo cambiare, in meglio, l'aspetto delle nostre città (non a caso a Roma, durante i lavori della Biennale sullo spazio pubblico, una giornata sarà dedicata alla “bicicletta e il ridisegno dello spazio urbano”), ha una forte rilevanza economica per le ricadute che il turismo in bici potrebbe avere nei nostri territori, soprattutto in quelli interni, ha positive ricadute sulla salute dei cittadini e sul miglioramento della vita nelle nostre città» hanno concluso gli esponenti del coordinamento.

Infine, lanciano un appello al governatore Chiodi, alla giunta regionale e a tutti i consiglieri affinché non perdano l'occasione per pianificare, seriamente, interventi che rendano la Regione all'avanguardia nel territorio nazionale, ponendosi al livello di altri territori che, investendo sulla mobilità ciclistica, hanno visto, da subito, risultati sorprendenti che hanno ripagato, anche economicamente, le scelte effettuate a favore della mobilità ciclistica.

Domenica 5 maggio 2013

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