di Laura Ripani
TERAMO | Anche le associazione dei ciclisti segnalano le criticità relativamente alla convenzione stretta tra la regione Abruzzo e Trenitalia per il trasporto gratuito delle biciclette. Infatti l’accordo è stato inserito all’interno della delibera di giunta regionale numero 360 del 6 maggio scorso e regola il trasporto gratuito delle biciclette sui treni regionali.
Il coordinamento ciclabili abruzzo teramano, l’associazione ciclo ambientalista Pescara, Legambiente Abruzzo e Giulianova, Webstrade, Itaca, Bicincontriamoci Sulmona, Mobilità sostenibile Marsicana, Salvaciclisti, Critical Mass, Mtb Teramo e il Wwf Abruzzo hanno sottolineato che secondo loro, il contratto di servizio sia totalmente a favore di Trenitalia, non prevedendo alcun obbligo per la società di trasporto ponendo, invece, numerose limitazioni per il trasporto gratuito delle biciclette sui treni regionali.
«Le condizioni inserite all'interno del contratto (massimo 5 biciclette trasportabili su ogni convoglio; totale discrezionalità del personale viaggiante di Trenitalia nello stabilire un numero inferiore o nullo di biciclette viaggianti; obbligo di contattare, prima di salire a bordo la bicicletta, il personale in testa al convoglio; numero limitate di corse dove è possibile usufruire del servizio; servizio per i gruppi solo a titolo oneroso e previa richiesta almeno 7 giorni prima) risultano particolarmente penalizzanti per chi volesse usufruire del servizio e rischiano di farlo diventare inefficace se non addirittura inutile» hanno dichiarato in una nota inviata in Regione». Gli esponenti delle associazioni sottolineano di aver inviato alla Regione analoghi contratti stipulati da altre realtà territoriali, dove erano previsti precisi obblighi per Trenitalia e non erano riportate tutte le limitazioni inserite nella convenzione abruzzese, ma, visti i risultati, gli uffici regionali non ne hanno tenuto conto.
Inoltre, la lettera si conclude evidenziando anche che il costo previsto dal servizio, ben 30 mila euro, è pari al triplo di quanto pagato annualmente dalla limitrofa Regione Marche. «Con tale somma si potrebbe garantire il servizio per almeno tre anni, prevedendo un rinnovo tacito previo stanziamento delle somme nelle successive finanziarie. In conclusione sembra che l'accordo, tanto auspicato dai ciclisti e dagli operatori turistici, si stia rivelando un pasticcio, come anche evidenziato dal consigliere regionale Ruffini in un'analoga nota. Non resta che aspettare la risposta della Regione, sperando che tenga conto delle criticità elencate da chi, in bicicletta, ci va davvero» hanno commentato le associazioni.
Giovedì 16 maggio 2013
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