di Laura Ripani
ROSETO DEGLI ABRUZZI | Trovati gioielli rubati da un ragazzo bulgaro di 24 anni residente a Pineto. Il giovane, nei giorni scorsi aveva fatto visita ad un appartamento di Roseto degli Abruzzi e si era impossessato di alcuni oggetti preziosi. La donna proprietaria dell’abitazione derubata, ha riconosciuto i gioielli dopo la perquisizione effettuata dai Carabinieri sul bulgaro.
Nella tarda serata del 16 aprile i Carabinieri della stazione di Notaresco insieme a quelli del nucleo operativo di Giulianova, coordinati dal capitano Calore hanno operato un fermo di polizia giudiziaria a carico di un ragazzo di 24 anni residente a Pineto e di origini Bulgare, già noto alle forze dell’ordine per fatti di giustizia. Il giovane già da alcuni giorni “attenzionato” è stato intercettato in un bar di Roseto e quindi sottoposto ad accurati accertamenti. La perquisizione immediata ha dato subito responso positivo difatti veniva trovato in possesso di alcuni gioielli trafugati alcuni giorni addietro in un appartamento di Roseto, già riconosciuti dalla legittima proprietaria subito giunta in caserma. Inoltre, i Carabinieri hanno trovato nelle tasche del bulgaro alcune monete storiche in nichel, anch’esse giorni addietro compendio di furto al museo civico della cultura materiale di Montepagano di Roseto. I Carabinieri, sapientemente diretti dal maresciallo Ruscio comandante della stazione di Notaresco, che ha il merito di aver dato l’imput all’indagine, non ancora soddisfatti del risultato e sempre più convinti che il giovane bulgaro sia coinvolto in numerosi furti che nelle ultime settimane hanno interessato il litorale Rosetano, hanno esteso le indagini a quei luoghi ove solitamente viene smerciata la merce di valore trafugata, difatti in una nota rivendita di oro di Silvi Marina venivano individuati altri preziosi di provenienza furtiva, recapitati dietro compenso dal ventiquattrenne. In accordo con la procura della Repubblica di Teramo, il giovane bulgaro è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per ricettazione e quindi tradotto nel carcere di Castrogno a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il capitano Calore assicura che le indagini tutt’ora in corso mireranno ad individuare i soggetti che hanno concorso attivamente alle attività predatorie ai danni di appartamenti ed esercizi commerciali, nonché recuperare ulteriore refurtiva.
Giovedì 18 aprile 2013
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