di Laura Ripani
ALBA ADRIATICA | “Prospettive per il turismo balneare in Abruzzo” è la tematica del convegno che si è svolto sabato 20 aprile, all’hotel Lido di Alba Adriatica e che ha visto la partecipazione di molti imprenditori balneari ed albergatori del litorale. Inoltre, per la prima volta tre importanti referenti abruzzesi si sono seduti allo stesso tavolo con l’obiettivo di salvare il turismo balneare.
Un successo il convegno “Prospettive per il Turismo balneare in Abruzzo” che ha vantato la partecipazione di imprenditori balneari, albergatori ed anche diversi candidati alle prossime elezioni comunali. Per la prima volta, grazie agli organizzatori di Ybob, Mauro Di Dalmazio, coordinatore nazionale degli assessori al Turismo, Luciano Monticelli, delegato Anci al Demanio Marittimo e Cristiano Tomei, presidente nazionale Cna balneatori si sono trovati allo stesso tavolo a discutere della difficile situazione che sta vivendo il turismo balneare italiano. Tra gli altri partecipanti non poteva mancare il sindaco uscente di Alba Adriatica Franchino Giovannelli, anche lui balneatore, che ha fatto gli onori di casa e che ha presentato il suo rammarico per quanto la direttiva Bolkestein ha creato all’intero comparto balneare sia in Abruzzo che in tutta Italia.
Il sindaco ha avuto anche modo di addentrarsi nelle problematiche della cittadina spiegando perché problema dei numerosi ambulanti che d’estate occupano la passeggiata del lungomare e la battigia non sia stato ancora risolto e legandolo principalmente a mancanza di risorse economiche per aumentare i controlli e la sicurezza, problema per di più che per il primo cittadino andrebbe risolto a monte a partire dalla Regione.
Il sindaco di Pineto Luciano Monticelli, da quando nel marzo 2012 ha preso la Delega Anci al Demanio Marittimo è stato sempre presente a tutti i principali incontri relativi alla questione dei balneari. Ha ribadito la continua attenzione dell’Anci alla causa dei balneari cioè il settore turistico italiano che secondo lui andrebbe tutelato. Però il problema non riguarda solo i concessionari demaniali marittimi, ma anche i 650 comuni costieri che vivono solo ed esclusivamente di turismo balneare. Monticelli ha parlato anche degli argomenti che aveva affrontato lo scorso 27 marzo in occasione della Consulta dei Sindaci delle Città del mare: la richiesta di ulteriore proroga al 31 dicembre 2013 (rispetto al termine previsto del 31 marzo) degli adempimenti relativi al S.i.d. (Sistema Informativo Demanio) in modo tale da avere il tempo per poter istituire un Tavolo tecnico utile ad esaminare e chiarire le procedure tecnico-operative di competenza dei Comuni; e la preoccupazione per la riduzione da 12 miglia a 5 miglia dalla costa delle attività estrattive di idrocarburi in mare con il Decreto “Salva Italia” e lo studio di iniziative da attivare a livello nazionale, con Legambiente ed altre istituzioni, per frenare questo scempio.
Poi Cristiano Tomei presidente del Cna balneatroi ha voluto dare ottimismo e certezza al settore, sottolineando che la proroga al 2020, pur non essendo la soluzione definitiva per il settore balneare, è ormai legge ed è per ora l’unica certezza che hanno i concessionari balneari. Il presidente crede che sia necessario per il futuro ripetere costanti confronti di questo tipo in sinergia con la Regione, i Comuni e le Associazioni di Categoria dei balneari. Prima dell’intervento Di Dalmazio, Giuseppe Vagnozzi, vicepresidente di Federturismo, ha affrontato un problema molto forte in Abruzzo come in tutto il resto d’Italia: il difficile accesso al credito da parte delle imprese turistiche che sta bloccando gli investimenti e quindi le aziende che operano nell’indotto. Il presidente regionale di Federalberghi Confcommercio Abruzzo Giammarco Giovannelli ha evidenziato come priorità ormai improrogabile la sburocratizzazione delle procedure pubbliche per le attività produttive che rende sempre più difficile e complicata la gestione temporale dei tanti adempimenti a cui le piccole e medie imprese turistiche debbono attenersi. A tal proposito ha promosso l'istituzione di sportelli unici per le attività produttive in tutti quei comuni al alta vocazione turistica. Molto apprezzato il chiaro intervento di Mauro Di Dalmazio che ha anticipato la nascita delle Dmc e Pmc in Abruzzo che verranno seguite sicuramente in altre regioni d’Italia e creeranno una rivoluzione nel turismo italiano. La presentazione ufficiale delle prime Dmc abruzzesi avverrà tra un mese: ad oggi sembra che già oltre 2 mila imprese hanno aderito alla rete delle Dmc che hanno come obiettivo principale quelle di fare rete appunto, di ragionare in termini di sviluppo oltre che in termini di promozione turistica e di migliorare la qualità dei servizi offerti da una località turistica. Per quanto riguarda la Direttiva Bolkestein e la questione balneare Di Dalmazio ha ribadito ancora una volta che l’obiettivo è difendere in Europa la peculiarità del sistema turistico balneare italiano, ridando certezza agli operatori balneari e ai loro fornitori. Un problema che invece va ben presentato in Europa è quello dell’erosione.
Per finire il coordinatore nazionale degli assessori regionali al turismo ha voluto parlare della realizzazione della pista ciclabile adriatica: un progetto che unirà Martiniscuro a San Salvo senza soluzioni di continuità. Un sogno che diventerà realtà e sarà la pista ciclabile più lunga d’Europa. Ha concluso il convegno Domenico Surace, il referente abruzzese del servizio di salvamento, un’altra eccellenza di cui si vanta a livello mondiale l’Italia, che ha comunicato una grande novità per tutte le attività turistiche ottenuta grazie alla collaborazione di Conflavoratori Turismo. Infatti, da quest’anno sarà possibile stipulare contratti stagionali e non più a tempo determinato con l’abbattimento dei costi del 30% per i titolari delle strutture turistiche.
Martedì 23 aprile 2013
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