No alla petrolizzazione e all'Ombrina mare il Comune partecipa alla manifestazione

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Giulianova | mastromauro: siamo per l'integrità ambientale delle coste

No alla petrolizzazione e all'Ombrina mare
il Comune partecipa alla manifestazione

Ci siamo schierati al fianco del Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni

di Laura Ripani

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GIULIANOVA | No all’Ombrina mare e alla petrolizzazione. Anche la città di Giulianova aderisce alla manifestazione contro Ombrina mare no alla petrolizzazione del 13 aprile che si terrà a Pescara nell’area della Madonnina sul ponte del mare. Così anche il Comune aderisce alla manifestazione “No petrolio per l'Abruzzo regione verde d'Europa” che, organizzata dalle associazioni e dai movimenti che si battono contro la deriva petrolifera in Abruzzo, si terrà a Pescara sabato 13 aprile.

«Alle ore 15 e 30, nell'area della Madonnina presso il Ponte del Mare ci saremo anche noi, con il gonfalone della città, per manifestare contro la piattaforma petrolifera “Ombrina mare”. La nostra adesione, d'altronde, era scontata. Già nell'agosto del 2009, in occasione della raccolta di firme contro le concessioni di coltivazione e di ricerca degli idrocarburi in terra e in mare nella regione Abruzzo, iniziativa tenutasi in piazza Fosse Ardeatine e patrocinata dall'amministrazione comunale presi una posizione decisa contro la petrolizzazione, evidenziandone gli effetti negativi su un ambiente, quello abruzzese, già esposto a molteplici aggressioni e vilipeso tanto nella sua parte litoranea quanto in quella collinare e montana. E nel settembre 2011, per mettere nero su bianco, approvammo una delibera di Giunta contro i sondaggi della “Spectrum” nell'Adriatico, schierandoci quindi al fianco del Comitato Abruzzese Difesa Beni Comuni per l'integrità ambientale delle coste abruzzesi e contro la petrolizzazione del mare Adriatico» ha dichiarato in una nota il sindaco Il progetto Ombrina Mare rilase al 2005 quando la Medoilgas ottenne l’autorizzazione per la ricerca degli idrocarburi al largo dell’Abruzzo. Il “decreto sviluppo” del 2010 ha eliminato il limite di distanza minima di circa diciannove chilometri (dodici miglia) dalle coste, per permettere alla Medoilgas di poter estendere le ricerche a sei chilometri di distanza dalla Costa dei Trabocchi, lungo la quale si trovano diverse riserve naturali e marine.

Giovedì 11 aprile 2013

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