di Laura Ripani
TORTORETO | Il partito democratico di Tortoreto interviene rivolgendosi al consigliere di minoranza Rolando Papiri. «Il consigliere Rolando Papiri, nel suo ultimo delirante sfogo, sembra avere molta confusione sui temi da lui stesso trattati. Noi, come partito democratico di Tortoreto, non abbiamo paura di confrontarci anche con chi era con noi fino a quando non è stato cacciato per un evidente opera di spionaggio con l’attuale amministrazione. Abbiamo da tempo denunciato tutte le anomalie e le scelte sciagurate di questa amministrazione per le opere (dal Papiri stesso indicate) mai compiute nella città di Tortoreto, come la messa in sicurezza del territorio, scuole, ex stazione, manutenzione straordinaria del bene comune ed altro ancora» ha dichiarato in una nota il segretario Mauro Di Bonaventura. «Abbiamo denunciato da tempo (e purtroppo solo noi) con ogni modo e mezzo, attuando un opposizione vigile, costante, seria e documentata. Ma il consigliere d’opposizione Papiri dov’era nel frattempo? Si è fatto sentire solo quando la terra è cominciata a tremare sotto i suoi piedi, e non essendo, in grado di affrontare un confronto aperto, perché colposo di più “infangature”, opera uno sterile linciaggio che, per chi ormai lo conosce, non è altro che sparare su se stesso. Il candidato sindaco delle scorse elezioni , eletto in fretta e furia, era proprio Papiri. La lista era formata da giovani che si sono avvicinati alla politica mossi proprio dalla passione e dal desiderio di scardinare una vecchia politica presente sul territorio tortoretano da troppo tempo. Da una attenta riflessione, è apparso evidente che Papiri non era proprio la persona giusta al ruolo, perché troppo inserita in quella politica che oggi denuncia come vecchia e stantia. È vero ciò che afferma Papiri, a lui e a tutto il suo gruppo era stata consegnata una “croce” quella del cambiamento» hanno commentato gli esponenti del partito democratico.
«Quella del cambiamento è una croce pesante, portarla implica coraggio, denuncia, atteggiamenti di netto rifiuto ad imposizioni della casta tortoretana, implica che molte volte è scomoda. Papiri ha gettato la croce a due passi dal lungo camino che doveva percorrere, molto più rassicurante e naturale per lui reinserirsi in quella politica a lui meglio conosciuta dove si poteva comodamente rifugiare, e allora? Cosa ha fatto Papiri? Ha tradito i suoi elettori perché per Rolando Papiri, il vecchio è solo colui che scopre tutti i suoi altarini e lo denuncia. Ha tradito i suoi elettori perché per Rolando Papiri è sbagliato solo il fatto di non ricandidarlo a sindaco, non tanto sbagliato smascherare responsabilità politiche di chi ha “protetto” chi ruba palesemente i soldi di tutti noi, cittadini di Tortoreto. Ha tradito i suoi elettori perché per Rolando Papiri la vecchia politica è il partito democratico nato a fine 2007, ma non si è reso conto che è lui che fa vecchia la politica di Tortoreto da 3 anni» ha concluso il segretario.
Venerdì 5 aprile 2013
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