Il sindaco Monti prennuncia querela al Pd
«Se Papiri non è gradito, è questione loro»

TORTORETO | L’amministrazione comunale preannuncia querele in merito agli attacchi del gruppo di opposizione appartenente al partito democratico nell’ultimo consiglio comunale. Secondo la giunta di Generoso Monti: «Le beghe fra opposizioni le vogliono addebitare alla maggioranza». In particolare, le accuse del centrosinistra sono state esternate in una nota dove si annunciava che la minoranza non avrebbe più partecipato alle assise comunali.

«La miccia è stata accesa dall’opposizione Pd in consiglio comunale, ma soprattutto da una nota che, ad un certo punto, recita: “la minoranza chiedeva di avere una nuova commissione perché il dubbio è che si intenda proseguire la gestione alla maniera Saccuti» ha dichiarato l’amministrazione. Proprio su questa frase, la giunta sta meditando una querela.

«Nel consiglio comunale scorso, il Pd aveva emendato chiedendo lo scioglimento della commissione. Prima però, aveva chiesto che proseguisse nel lavoro per accertare ed indagare sulla gestione in materia di tributi, farmacia comunale e cimitero. Prima chiedono la sopravvivenza della commissione poi lo scioglimento. Si contraddicono. Se il presidente Papiri, espressione dell’allora gruppo Pd, non è più di loro gradimento è questione loro. La commissione andrebbe sciolta se avesse terminato il suo compito. Così non è ed ecco perché abbiamo votato contro la proposta del Pd tesa solamente a ridistribuirsi la presidenza. Dunque lo scopo è solo politico. Ricordo che la commissione d’indagine è paritetica, che la presidenza venne assegnata all’opposizione che nel frattempo si è disgregata. Le faide interne, ora, vogliono addebitarle alla maggioranza quando tutto questo è scaturito dall’incapacità politica e mantenere coeso il gruppo consigliare di minoranza. Ma non funziona. L’amministrazione aveva messo a disposizione uffici e personale alla minoranza per gli accertamenti sul caso degli ammanchi al Comune. Cosa vogliono addebitarci? Ricordo, poi, che questa amministrazione istituì la commissione d’inchiesta contabile che ha eseguito verifiche dagli anni 1998 al 2012, che ha collaborato con la guardia di finanza scoprendo che la presunta attività illecita andava avanti dal 2003. Per questo abbiamo incaricato un nostro legale per il recupero delle somme. Le due commissioni hanno operato sinergicamente agli investigatori ed alla procura. È stata quindi una nostra intuizione e non del Pd, che solo ora si accorge di ciò che con largo anticipo avevamo fatto. Ora millantano l’azione di recupero, rivendicandone la paternità che non hanno. Comunque sulle pesanti illazioni qualcuno ne risponderà perché abbiamo dato incarico ad un legale di tutelare l’immagine dell’amministrazione. L’infondatezza delle loro accuse e delle loro denunce è dimostrata dal fatto che nessun organo giudiziario ha dato seguito alle stesse» ha dichiarato il primo cittadino Generoso Monti.

Sull’annunciata rinuncia del Pd a partecipare ai prossimi consiglio comunali il sindaco Monti ha risposto: «Ci dispiace che non partecipino più, ma in questi anni mai una proposta è giunta da loro. Se non avessero avuto il caso Saccuti di che cosa avrebbero parlato? La loro non sarà una grave perdita visto che è stata una minoranza distruttiva,faziosa che spesso usa toni poco consoni in un’assise civica» ha concluso il sindaco Monti.