di Laura Ripani
PIETRACAMELA | L’opposizione chiede al primo cittadino di rispondere all’interrogazione presentata nel novembre dello scorso anno relativamente alla struttura del centro internet point, biblioteca degli antichi mestieri.
«I consiglieri del gruppo di opposizione, appartenenti alla lista “Prati di Tivo, Pietracamela, Intermesoli”, Paolo Di Furia e Michele Petraccia, nel mese di novembre 2012 hanno presentato un’interrogazione al sindaco della città di Pietracamela a riguardo della struttura denominata “centro internet point, biblioteca e museo degli antichi mestieri di Pietracamela” alla quale, però, il primo cittadino non ha ancora dato nessuna risposta»
«Oggetto della richiesta di informazioni è il fatto che la struttura, risalente ad un progetto varato nel dicembre 2010 e finanziato dal Bim con soldi pubblici, sia stata aperta, di fatto, solamente quattordici giorni nell’agosto del 2012, risulta in questo momento ancora chiusa e rischia di non aprire nemmeno in tempi brevi visto che l’Amministrazione stessa ha appena deliberato il progetto esecutivo per la ristrutturazione della sede municipale di via xxv luglio risultata parzialmente inagibile dopo il sisma del 2009. La tormentata vicenda di quello che era nato per essere un centro internet comunale e poi, nel tempo è divenuta anche biblioteca e museo degli antichi mestieri, si dipana negli ultimi due anni tra mancate aperture, un’inaugurazione frettolosa e solamente formale durante la campagna elettorale per le comunali del 2012 e lunghi ingiustificati periodi di chiusura dovuti ufficialmente a “inventario e manutenzione ordinaria”. Essa è emblematica della cattiva amministrazione della maggioranza guidata dal sindaco Di Giustino nonché l’ennesimo esempio di un uso quantomeno disinvolto e superficiale del denaro pubblico» ha dichiarato l’opposizione in una nota.
Di seguito il testo completo dell’interrogazione presentata dallo scrivente gruppo di minoranza il 22 novembre del 2012: «Vista la delibera di giunta comunale n°124 del 21 dicembre 2010 avente per oggetto la “creazione e attivazione punto info point presso la sede municipale di via xxv Settembre in Pietracamela”; vista la determinazione del responsabile dell’area ragioneria n°3 del 3 febbraio 2011 avente per oggetto “attivazione info point presso la sede municipale di Pietracamela di via xxv luglio. Fornitura materiale informatico, attivazione adsl, realizzazione porta d’accesso, impegno di spesa e liquidazione” che impegna, per l’attivazione del suddetto info point, la somma complessiva di 16 mila 275 euro iva compresa, dei 20 mila euro concessi come contributo dal Bim, con nota numero 2052 del 13 dicembre 2010 per tale scopo e per fare fronte all’emergenza neve; vista la determinazione del responsabile dell’area ragioneria n°4 del 4 febbraio 2011 avente per oggetto “attivazione info point presso la sede municipale di via xxv luglio. Liquidazione di fatture”; rilevato che pur essendo stato ultimato tale info point è rimasto chiuso per un lunghissimo periodo (più di un anno) per cause mai totalmente chiarite dalla passata amministrazione; rilevato che lo stesso veniva inaugurato solamente in data 21 aprile 2012, durante la campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale, vedendo però la propria denominazione trasformata in “centro internet point, biblioteca e museo degli antichi mestieri di Pietracamela” e che successivamente a tale inaugurazione il centro risultava però di fatto chiuso fino al 13 agosto 2012 quando una comunicazione della rinnovata amministrazione comunale ne annunciava l’apertura tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19; rilevato che con comunicazione del sindaco di Pietracamela del 27 agosto 2012 si annunciava la chiusura del centro in oggetto dal 27 al 31 agosto 2012 per inventario e manutenzione ordinaria e che il museo riaprirà dal 1 Settembre 2012 dalle ore 9 alle ore 12 di ogni sabato e domenica; constatato che la struttura risulta da tempo chiusa negli orari comunicati dall’ amministrazione; tutto ciò premesso lo scrivente gruppo di minoranza chiede con risposta scritta e in consiglio comunale: quali siano le motivazioni della chiusura del centro nonostante gli orari e le modalità annunciate dal Comune; come sia avvenuto il reclutamento, la scelta e la formazione del personale impiegato all’interno del centro e che tipo di rapporto sia stato instaurato per la loro regolarizzazione; a chi sia attualmente affidata la custodia della struttura; e cosa avverrà del centro, solo recentemente attivato, visti gli imminenti lavori di ristrutturazione post sisma della sede municipale di via xxv luglio»
Mercoledì 20 marzo 2013
© Riproduzione riservata
1474 visualizzazioni