di Laura Ripani
NERETO | Il sindaco della cittadina neretese, Stefano Minora interviene sulle affermazioni divulgate nei giorni scorsi in merito alla mancanza del piano di protezione civile. «Nel tranquillizzare la cittadinanza, contrariamente a quanto affermato dal Partito Democratico, molto distratto, voglio precisare che il Comune di Nereto si è dotato del piano di Protezione Civile, approvato, guarda caso, in consiglio comunale, giusta deliberazione n°4 del 13.1.2010, votata favorevolmente all'unanimità e quindi anche dal gruppo consiliare del Pd».
Il primo cittadino ha poi affermato: «Vorrei ancora precisare che la zona del vecchio campo sportivo “Romeo Menti” a tutt'oggi non è individuata tra le aree di accoglienza in caso di calamità. L'edificazione nella zona di una struttura polifunzionale potrà casomai consentire di individuarla in modo simile nel caso di eventi calamitosi che, ci si augura, mai accadano».
Infatti, nei giorni scorsi il Partito Democratico ha presentato un’interrogazione scritta al sindaco Minora per avere spiegazioni accurate sulla mancata adozione del piano di emergenza comunale. Secondo il centrosinistra, nessuno era a conoscenza dell’esistenza del documento nonostante la cittadina di Nereto sia classificata come zona con pericolosità sismica media dove purtroppo potrebbero verificarsi terremoti intensi. Il Pd ricorda che nella storia recente si verifico un sisma di magnitudo 5,6 e precisamente nel settembre del 1950. «Questa maggioranza non si è impegnata a informare i cittadini delle risorse esistenti, delle procedure di ammassamento, dei punti strategici di soccorso sanitario, e di tutti gli altri adempimenti previsti dalla normativa» ha dichiarato il gruppo Pd «ad oggi, invece, nessun cittadino neretese sa come proteggersi in situazione di crisi oppure di emergenza e non sa come comportarsi in caso di calamità naturali».
Il centrosinistra, inoltre, ha affermato che a causa del progetto di edificazione dell’area dell’ex stadio Romeo Menti l’amministrazione comunale non è in grado di garantire tutti i requisiti di sicurezza e disponibilità delle aree di emergenza. Secondo il Pd il sito sarebbe rispondente a tutti i requisiti previsti per le aree di primo intervento. L’identificazione dell’area sarebbe indispensabile per garantire i soccorsi e l’accoglienza in caso di emergenza. «I cittadini tutti, piccoli e grandi, disabili e non, anziani e giovani, hanno il diritto di conoscere quali siano nel proprio territorio le aree di attesa per la popolazione (scoperte e coperte), aree di accoglienza per la popolazione (scoperte e coperte), aree di ammassamento per i soccorritori. I cittadini hanno diritto alla protezione non solo sociale, ma anche fisica» ha affermato il Partito Democratico.
Lunedì 18 marzo 2013
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