di Laura Ripani
MONTORIO AL VOMANO | Grande successo per il castrato di Slow Food, tenerissimo e gustoso, lo hanno definito gli organizzatori della cena che si è tenuta nella città di Montorio al Vomano nei giorni scorsi. Infatti, si è svolta una degustazione della condotta Slow Food Val Vibrata e Giulianova nello storico ristorante osteria “Fedora”. Il trionfo è stato confermato dalla sala piena di ospiti e soci che hanno partecipato per assaggiare un castrato allevato proprio da un socio Tommaso Zechini di Mosciano Sant’Angelo. Il menù è stato preparato dalla sapienti mani della cuoca Annarita Valentini.
«La cena è stata dedicata pienamente al castrato autentico che in questo momento è quasi introvabile. Spesso si tratta di un montone che ha finito la carriera e viene castrato oppure qualche pecora o agnellone scambiato per castrato. Infatti per essere un autentico castrato è necessario che l’animale non abbia avuto pulsioni sessuali e di conseguenza la carne dell’ovino risulta di una delicatezza straordinaria» ha dichiarato il fiduciario della Condotta Raffaele Grilli. Così l’apprezzamento della carne è stato molto più attento e gli ospiti partecipanti hanno applaudito e soprattutto gustato i piatti dell’osteria Fedora. Nel menù presentato c’erano fegatini di castrato, spezzatino in bianco, gnocchi al sugo di castrato e il castrato alla brace contornato da cicoria, finocchi e insalate e per concludere dolcetti tipici.
Ad annaffiare le succulente portate non mancavano i vini della rinomata cantina dell’azienda agricola Monti di Controguerra con un ottimo Montepulciano d’Abruzzo Voluptas 2009, di seguito un Docg Riserva Pignotto 2007 presentati direttamente da Emilia Monti e Mirko Pierpaolo Papirii. Ad organizzare la logistica della serata l’insostituibile Luigi Damiani.
Per castrato si intende nello specifico la pecora di età superiore ai sei mesi e inferiore ai due anni. Sottoposto a castrazione se maschio, se femmina che non abbia partorito. Solitamente viene macellata in primavera o in autunno. Il sapore è molto forte e sapido e l'odore pronunciato. Questa carne è molto apprezzata nella cucina altoatesina e quindi tirolese, e viene preparata generalmente in umido, stufata o impiegata in ricette tipiche regionali.
Martedì 23 aprile 2013
© Riproduzione riservata
1112 visualizzazioni