Torna il celebre rito della processione della desolata che visita sette chiese della città

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Teramo | le sette chiese rappresentano i sette dolori di maria addolorata

Torna il celebre rito della processione della
desolata che visita sette chiese della città

La processione della desolata partirà alle 4 di mattina il venerdì santo

di Laura Ripani

Processione
Processione

TERAMO | Le festività di Pasqua si avvicinano a grandi passi. Per l’occasione la città di Teramo ha organizzato la processione della desolata per venerdì 29 marzo dalle 4 di mattina. Infatti, la processione cosiddetta della desolata fa parte di una tradizione molto antica che si tiene nella notte del venerdì santo e partirà dalla chiesa di Sant’Agostino per raggiungere il convento di Madonna delle Grazie, dopo aver attraversato tutta la città toccando le principali parrocchie. Come da programma, la processione avrà inizio verso le 4 di mattina. La croce sarà portata degli uomini e la statua della desolata ovvero l’addolorata dalle donne.

La Madonna farà sosta in sette chiese del centro storico teramano in cerca del Figlio, condannato a morte. Le parrocchie saranno il duomo, Sant’Anna, San Francesco, San Luca, San Domenico, Madonna delle Grazie e Annunziata. Proprio nell’ultima chiesa, la processione trova il Cristo morto. La sera invece, si svolge la processione serale e i simulacri saranno portati esclusivamente dai membri del sodalizio. All’inizio la processione sarà formata dalla Veronica e dalle addoloratine, cioè sette ragazze vestite di nero con ricamata una spada. Infine, cominceranno a sfilare i simulacri rappresentanti i simboli della “Passione” e poi la bara del Cristo morto e l’Addolorata.

Croce
Croce

La processione della desolata è un rito molto famoso della settimana Santa di Teramo. Nonostante, l’evento si svolge la mattina presto del venerdì santo, c’è una folta partecipazione di fedeli ed in particolare di donne che durante il tragitto aumentano sempre di più. Il rito della desolata rievoca la ricerca della Madre angosciata del Figlio Gesù condannato a morte. Le sette chiese che visita la processione, rappresentano anche i sette dolori di Maria Addolorata. Il corteo è organizzato dall’Arciconfraternita dei Cinturati. Solitamente, la processione viene aperta da un confratello che regge la croce lignea dove sono riportati i simboli della Passione. Seguono i fedeli e le donne completamente vestite di nero, proprio come si usava un tempo. Le candele che accompagnano il corteo rendono molto suggestiva la processione. Poi un gruppo di donne intonano i canti sacri del venerdì santo. A chiudere il corteo ci sarà la banda che intona i brani a lutto di autori teramani. Le vie percorse saranno piazza Sant’Agostino, via Costantini, via Capuani, via Cerulli Irelli, corso San Giorgio, piazza Garibaldi, corso San Giorgio, via Forti, via Trento e Trieste, vico Mazzaclocchi, corso porta Romana, largo Proconsole, via Cameli, circonvallazione Spalato, via Savini, via De Albentiis, corso De Michetti, Largo Melatino, via Torre bruciata, via San Getulio, via Niccola Palma, piazza Orsini, via Vescovado, piazza Martiri della libertà e quindi il rientro a piazza Sant’Agostino. Quando la processione arriva dinanzi all’ultima chiesta, cioè quella dell’Annunciata intorno alle 7, la statua della Madonna entra e trova Gesù morente, suo Figlio, giacente nel letto funebre e sorretto da angeli.

Martedì 26 marzo 2013

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